Incontri inaspettatamente perversi.

Quel pomeriggio ero in compagnia di una costante e abituale amica, la mia ansia! Unica certezza in quei giorni un po’ confusi.
Lui conosciuto in una serata con amici comuni aveva mostrato da subito un interesse per me. Ironico e gentile allo stesso tempo, non riuscivo ad inquadrarlo ma mi piaceva e decidemmo di uscire in solitaria.
L’incontro fu piacevole, una passeggiata sul mare a chiacchierare guardando le onde che si infrangevano sugli scogli e un gelato mangiato camminando a piedi nudi sulla sabbia. Non avevo aspettative, volevamo solo provare a conoscerci più in profondità, in effetti stavamo facendo proprio quello e vedevo l’accentuarsi di una certa affinità di pensiero poi qualcosa mutò improvvisamente e ancora non mi spiego come.
Mi poggiai alla ringhiera del lungomare con le braccia incrociate ad osservare l’orizzonte, mi persi col pensiero in quel paesaggio poi trasalii sentendo lui che mi stringeva in vita e sfiorava con le labbra la mia spalla scoperta. Mi bloccai incredula, non l’avevo previsto quell’epilogo ma improvvisamente mi sentii quasi svenire e col cuore a mille chiusi gli occhi e mi lascia andare ..baciò ogni centimetro della mia pelle scoperta poi con dolcezza mi girò a se e unì le sue labbra alle mie…..
Erano passate due settimane dal quell’ incontro e per un suo impegno di lavoro all’estero non ci eravamo più visti ma finalmente era arrivato il momento di rincontrarci.
Come quel primo bacio così imprevisto, anche quello che accadde fu oltre ogni aspettativa. La nostra cena non iniziò mai, le chiacchiere sul divano diventarono presto mani che scivolavano sulla pelle. Era incredibile il modo in cui mi trascinava in situazioni che non avevo neanche immaginato eppure era tutto meravigliosamente piacevole. Eravamo avvolti da un desiderio silenzioso che sapeva saziarsi da solo prendendo le redini delle nostre menti. Sentivo il calore del suo corpo penetrare nel mio come una febbre che invadeva le mie membra. Tutta quella gentilezza nascondeva una passione e una forza pazzesche... mi abbandonai a quel piacere incapace di resistere e decisi di credere alla bellezza delle sorprese e delle cose che accadono senza un perché…
Notai il suo sguardo sul mio seno nel momento in cui alcune gocce di Spritz mi caddero dal bicchiere. Cercai di afferrare un tovagliolo dal tavolo ma lui non me ne diede il tempo, mi tolse il bicchiere dalle mani e con fare deciso mi spinse giù sul divano, si calò su di me e iniziò a leccare la bibita dolce-amara tra i miei seni. Anche questa volta restai sorpresa dalla sua irruenza ma il gioco mi piaceva e circondai la sua testa con le mie mani per tenerlo stretto al mio petto. La cosa gli piacque e quando si stese su di me sentii tutti gli effetti della sua viva eccitazione. Mi guardò sorridendo appena mentre sentivo la sua mano infilarsi nella mia scollatura per portare fuori un seno su cui poggiò immediatamente le sue labbra per succhiare in modo vorace. Il piacere fu così intenso che iniziai a respirare più velocemente. Non mi dava tregua, era evidente che aveva voglia di nutrirsi del mio piacere.
Mi alzò il vestito e subito le sue dita incontrarono quel lembo di stoffa del mio perizoma ormai tutt’altro che asciutto. Lo scostò senza indugio e fece scivolare delicatamente la mano su e giù aumentando in modo esponenziale il mio piacere. Iniziai ad ansimare, era bravissimo, dovevo riconoscerglielo e sembrava non volere altro che vedermi godere. La sua lingua girava intorno ai miei capezzoli per poi salire sul mio collo, mi mordicchiava la spalla, le sue labbra salivano sul mio viso, la sua lingua accarezzava la mia bocca per poi avvolgersi alla mia e intanto l’altra mano non smetteva di muoversi in modo perfetto. Ero eccitata da morire e non volevo che smettesse, altro che cena o aperitivo.
Poi si fermò per qualche istante ed ebbi appena il tempo di alzare lo sguardo verso lui per vederlo scendere con la testa tra le mie gambe prima di iniziare ad urlare di piacere. Ero completamente incapace di fare altro, avrei voluto dedicarmi anche a lui ma era impossibile, mi stava portando all’apice di tutto senza fermarsi un secondo e quando oltre all’abile lavoro di lingua le sue dita si mossero dentro di me sentii esplodere il mio ventre in un misto di calore , pulsazioni interne e brividi.
Urlai senza vergogna. Liberai tutta me stessa. Se lo meritava quell’orgasmo così intenso!
Si spostò accanto a me per guardarmi ancora ansimare, mi accarezzò il viso e mi baciò delicatamente sulle labbra. Pensai quasi che fosse tutto un sogno , non mi sembrava vero, così passionale, irruento e dolce allo stesso tempo. Cmq non mi sbagliavo, era tutto vero ma ancora mancava un pezzo del suo carattere, ovvero quel saper essere porco al momento opportuno.
Quando ripresi fiato, ancora stesa sul divano , gli dissi “ Che ne dici se adesso mi dedico a te”? Non rispose ma in un attimo mi fu addosso, aprì la cerniera dei pantaloni e tirò fuori quello che per un bel po’ aveva strusciato contro di me.
Non lo so se fu più svelto lui ad infilarlo tra le mie labbra o io a fargli sentire la mia lingua ma era evidente la sua voglia di possedere la mia bocca. Lo lasciai fare poi presi io le redini del gioco e lui si lasciò finalmente andare. Gli mostrai tutta la mia bravura e la mia riconoscenza , non resistette a lungo e riempì la mia bocca con il frutto del suo godimento. Quando lui si raddrizzò ingoiai tutto guardandolo dritto negli occhi poi sentii qualcosa che scorreva all’angolo delle mie labbra. Ci passai la lingua per non perdere neanche una goccia. Lui mi guardò e poi scoppiò in una risata, prese il mio viso tra le mani e mi baciò con tanta passione.
Fu un bacio pieno di sorrisi. Eravamo appagati e felici. Eravamo due metà che si erano ritrovate.